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La provincia di Ravenna
Il ravennate, non per la dimensione ma per la sequenza delle vicende militari, è stato il territorio che più di tutti ha ospitato il fronte di guerra. Attraversato dall’avanzata alleata verso nord ha conosciuto la prima liberazione di Cervia, nell’ottobre del ’44, e gli ultimi comuni più a nord, come Conselice e Massa Lombarda, raggiunti solamente il 18 aprile 1945. Durante questi sei mesi si sono alternati scontri sanguinosi e pause prolungate, ma in ogni caso il prezzo pagato dalla popolazione è stato altissimo, superando le cinquemila vittime civili nei diciotto comuni della provincia. La morfologia del territorio e il sistema viario hanno avuto un ruolo fondamentale sia per l’avanzata degli eserciti alleati, sia per l’esperienza del movimento partigiano. La parte del territorio a sud della via Emilia ha inizialmente ospitato i primi gruppi di resistenti tra le colline del faentino, variamente aggregati. La 36a Brigata Garibaldi “Bianconcini” è composta da volontari dell’imolese, del bolognese, ma anche da ex militari provenienti dalle regioni del nord e dalla Sardegna. A questa si affianca il più ridotto Battaglione “Corbari”, composto perlopiù da elementi locali, che spaziano tra collina e pianura, poi una parte del Distaccamento “Strocchi”, dipendente dalla 28a Brigata partigiana Garibaldi, e una formazione particolare come il Battaglione “Ravenna” fino all’estate ’44. La pianura ravennate e la Bassa Romagna invece vivono tutto il tempo dell’ultimo anno di guerra riunendo partigiani di ogni orientamento politico all’interno della sola 28a Brigata Garibaldi “Mario Gordini” guidata da Arrigo Boldrini “Bulow”.
Il fronte alleato concentra qui soldati delle diverse nazionalità facenti parte dell’8a Armata britannica, a cui si aggiunge il II Corpo d’Armata polacco e, dall’inizio del 1945, anche reparti del nuovo esercito italiano e la Brigata Ebraica.
La sosta invernale alla fine del ’44 vede liberata solamente la parte collinare di Casola Valsenio, raggiunta dagli indiani, e di Brisighella dove opera la Brigata “Maiella”. In pianura era stato il I Corpo d’Armata canadese a guidare le operazioni su Cervia, poi in dicembre a Russi, Ravenna e Bagnacavallo, mentre a Faenza arrivano per primi i neozelandesi. Tutta la restante parte della provincia, separata dal corso del fiume Senio, che raccorda la zona appenninica con il bacino delle Valli di Comacchio, deve attendere la ripresa primaverile delle operazioni, quando una massiccia e ben preparata operazione tra il 9 e il 13 aprile, attacca il fronte tedesco e irrompe nella Pianura Padana. Questo significa però sorti diverse per le comunità interessate che conscono liberatori diversi, schierati secondo un ampio ordine di battaglia. A partire dalla costa adriatica verso l’interno troviamo infatti la 56a Divisione britannica, il Gruppo “Cremona” che libera Alfonsine e Fusignano, l’8a Divisione indiana a Lugo, i neozelandesi della 2a Divisione a Cotignola, i polacchi e i Gurkha a Solarolo fino alla via Emilia, poi la Brigata Ebraica e di nuovo italiani del “Friuli” a Riolo dei Bagni e Castelbolognese. Caratteristica peculiare di questo territorio sono quasi ovunque i buoni rapporti intrattenuti con gli Alleati e il riconoscimento da questi attribuito alla formazione partigiana di “Bulow” che, anche dopo la liberazione del capoluogo, non viene smobilitata, ma armata e riconosciuta come unità combattente a fianco degli Alleati sino alla fine del conflitto nel Veneto.
Mappa e cronologia degli eventi
09 aprile 1945
La Battaglia del SenioRavenna - Battaglie e scontri sulla linea gotica
L’offensiva degli Alleati in Romagna riparte ad aprile 1945 con diverse armate fra cui anche soldati dell’esercito italiano.
27 novembre 1944
La Strage nazista di Madonna dell’AlberoRavenna - Repressione e luoghi di detenzione
a più drammatica strage compiuta dai nazisti in ritirata conta 56 vittime presso Ravenna poco prima della liberazione.
20 novembre 1944
La Battaglia delle Valli e la liberazione di RavennaRavenna - Azioni e battaglie partigiane
Un piano concordato con gli Alleati mobilita i distaccamenti partigiani e consentendo l’arrivo dei canadesi in città.
19 novembre 1944
Salvataggio della Basilica di ClasseRavenna - Presenza degli alleati
Un’incursione dei partigiani salva i preziosi mosaici del complesso bizantino del V secolo d.C. occupato dai tedeschi.
16 novembre 1944
La liberazione di FaenzaRavenna - Presenza degli alleati
L’avanzata alleata in Romagna si spegne a dicembre del ‘44 sulle rive del Lamone con l’ingresso dei neozelandesi in città.
21 ottobre 1944
La liberazione di CerviaRavenna - Presenza degli alleati
Contatti fra partigiani locali e avanguardie canadesi consentono di attaccare alle spalle i presidi tedeschi in pineta.
17 ottobre 1944
La strage delle famiglie Baffè e Foletti di Massa LombardaRavenna - Repressione e luoghi di detenzione
Due numerose famiglie coloniche della Bassa Romagna sterminate dai fascisti per l’appoggio dato al movimento partigiano.
10 ottobre 1944
La Battaglia di PurocieloRavenna - Azioni e battaglie partigiane
Una grossa formazione partigiana incalzata dai tedeschi tra le colline faentine deve combattere e ripiegare verso la Toscana.x
17 settembre 1944
Una radio alleata fra i partigianiRavenna - Presenza degli alleati
Una missione alleata con radiotelegrafisti italiani trasmette per due mesi importanti messaggi da una base di partigiani.
18 agosto 1944
Rappresaglia fascista del Ponte degli AllocchiRavenna - Repressione e luoghi di detenzione
Per vendicare la morte di un brigatista i fascisti attuano una spettacolare esecuzione di 11 ostaggi e impiccano un’operaia.