La battaglia di Monterumici

L’avanzata della 34a divisione americana procede lungo la displuviale tra i fiumi Setta e Savena, ma dopo essere entrati a Monzuno il 5 ottobre, viene arrestata prima ca’ di Giulietta e poi a Furcoli, dando il tempo necessario alle unità della 4a divisione paracadutisti di asserragliarsi su Monterumici, altura in linea con Livergnano e prospicente monte Adone di Brento.

Dopo un primo tentativo infruttuoso compiuto l’8 ottobre dal 135° reggimento della 34a divisione, i comandi americani riorganizzano il settore, spostando il resto della 34a divisione a est e facendo affluire in zona il Combat Command A (Cca) che viene aggregato al 135° reggimento unica unità che è rimasta.

L’11 ottobre iniziano gli attacchi americani contro Furcoli e ca’ di Bocchino, posti sulla linea a protezione di Monterumici e difesa dall’11° reggimento della 4a divisione paracadutista tedesca. Sono giorni di pioggia e di fango. Gli attacchi americani si susseguono, ma ogni tentativo viene respinto. Intanto il generale Clark non è soddisfatto delle prestazioni del 135° reggimento, tanto che il 16 ottobre scrive: “Sono molto deluso dalla 34a divisione, L’attacco del 135° [reggimento] a Monterumici è la prova della loro mancanza di volontà di combattere […] Ci sono molti anziani [veterani] nella 34a divisione […] Sono esperti e [allo stesso tempo] stanchi delle battaglie […] Questa è la divisione che da tempo chiede a gran voce di essere rimandata a casa. Non capiscono perché debbano combattere una battaglia dopo l’altra. I comandanti delle piccole unità sono scarsi e per un comandante di divisione e uno o due buoni leader è un compito arduo cambiare [l’atteggiamento dell’intera divisione. […] Non appena la battaglia sarà terminata, dovrò fare pulizia in quel reggimento”.

Il 16 ottobre, un’altra unità del Cca rileva il 135° reggimento e il giorno successivo attacca in direzione di Monterumici arrivando nella zona di Furcoli, ma un contrattacco li riporta alla partenza. Due giorni dopo gli americani ci provano di nuovo, ma i tedeschi riescono bloccare subito il tentativo. Le avanguardie americane rientrano solo a sera, dopo aver subìto ingenti perdite. Di fronte a loro combattono ora soldati del reparto esplorante della 16a divisione SS.

Il 18 ottobre, davanti a Monterumici si ferma l’avanzata americana in questo settore.

Riporta il bollettino della Quattordicesima armata tedesca:

“18.10.1944 [16a divisione SS] Nella zona di Monterumici […] ancora due attacchi condotti con il più forte appoggio dell’artiglieria furono respinti dal 16° reparto esplorante SS in [azione di] contrattacco. In 30 ore, la divisione ha così respinto un totale di 11 attacchi nemici condotti con il più forte supporto dell’artiglieria”.

Da questo momento in poi l’azione della 34a divisione americana prosegue contro monte Belmonte che viene attaccato il 16 ottobre. Il monte è difeso dal 71° reggimento della 29a divisione e dal 267° reggimento della 94° divisione tedesca. I combattimenti sono duri e solo il mattino del 22 ottobre il 133° reggimento (34a divisione) riesce a conquistare la cima.


A cura di

Massimo Turchi
Associazione Linea Gotica – Officina della Memoria

Data dell'evento

Da Domenica, 8 Ottobre 1944 a Mercoledì, 18 Ottobre 1944

Luogo dell'Evento


L’altura di Monterumici si erge sulla displuviale tra il fiume Setta e Savena e si trova in linea con Livergnano.

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