Gli “Hampshires” si aprono la strada verso il fiume Conca
Il 31 agosto gli “Hampshires” della 46a divisione inglese conquistano Montegridolfo, uno dei più forti pilastri del sistema difensivo tedesco a nord del fiume Foglia. La 46a divisione britannica aveva oltrepassato il Foglia nella mattinata del 30 agosto e aveva attaccato il bastione nemico – l’obiettivo assegnatole – con due brigate, la 128a e la 139a .
Fino al primo pomeriggio del 31 gli attaccanti sono bloccati ai piedi del borgo, inchiodati a terra per non esporsi al fuoco delle micidiali “spandau” (così erano chiamate le mitragliatrici tedesche fabbricate a Spandau). La situazione di stallo è superata grazie al gesto eroico del tenente Gerald “Toy” Norton, sudafricano di origine, che, uscito allo scoperto, liquida a colpi di mitra e bombe a mano dapprima una postazione di mitragliatrice, poi una casamatta che nasconde altre due micidiali spandau, uccidendo e prendendo prigionieri una ventina di stupefatti soldati tedeschi. Sullo slancio gli Hampshires balzano in avanti e, risalendo la china, prendono d’assalto il borgo che, respinto un tentativo di contrattacco nemico, cade definitivamente nelle loro mani.
In due giorni i fanti della quaranteseiesima hanno portato a termine la loro prima missione sulla Gotica. Norton, ferito in più punti, sopravvive e qualche mese più tardi riceve la più alta onorificenza militare dell’Impero britannico, la Victoria Cross.
La caduta di Montegridolfo accellera il collasso della Linea Verde 1. I tedeschi si rendono subito conto del disastro. Alle 15.25 del 31 agosto il capo di stato maggiore del 76° Panzer Korps riferisce al quartier generale della X Armata che le unità cui è stato affidato il compito di presidiare il settore più orientale del fronte “non avevano più la Gruene Linie nelle loro mani”. Per gli Alleati la strada verso il Conca è aperta.
Nelle giornate del 1 e 2 settembre il fuoco della battaglia si concentra attorno a Tomba di Pesaro (Tavullia) e Monteluro. Spetta alle due divisioni canadesi (1a di fanteria e 5a corazzata) il compito di allargare la breccia, consentendo ai reparti della 1a Divisione corazzata britannica di puntare dritto su Rimini e la pianura al di là del fiume Marecchia e da qui verso Bologna e Ferrara. A tentare di sbarrare il passo ai canadesi i paracadutisti della prima divisione, i famigerati “Diavoli Verdi”, i quali, pur infliggendo pesanti perdite al nemico, ormai privi di un appoggio sul loro fianco destro, cedono terreno e si ritirano precipitosamente al di là del Conca per evitare l’annientamento.